Vendere: tre false idee che possono sabotare il successo.
Non è un segreto che il modo in cui pensiamo e percepiamo le cose e le persone intorno a noi possa avere risultati diretti sul corretto svolgimento delle nostre azioni durante il lavoro.
La buona notizia è che possiamo esercitare un controllo molto maggiore sui nostri processi mentali di quanto molti di noi realizzino.
Se siete un manager delle vendite e notate una involuzione dei rapporti o un rallentamento dei risultati è possibile che siano all’opera false convinzioni su cui è necessario intervenire, come le tre che elenchiamo di seguito, per poter liberare le menti aiutandoci a raggiungere di nuovo il massimo successo.
IL PENSIERO NEGATIVO NON PUO’ ESSERE MODIFICATO
Considerando che crea circa 70.000 pensieri al giorno, la mente umana è un luogo affollato. E, che ci crediate o no, oltre l’85 percento di questi pensieri è negativo. È un sacco di potere cerebrale sprecato.
Le situazioni sono raramente bianche o nere, quindi è necessario ricercare gli aspetti positivi in ogni situazione in cui ci si trovi.
Forse i numeri complessivi delle vendite non sono alti come desideriamo, ma ci sono probabilmente indicatori incoraggianti e se una parte del vostro piano di vendita non funziona non dimenticate di far leva su quelle che invece vanno alla grande.
A seconda della parte del mondo in cui vivete sentirete parlare di elementi che si contrappongono in una eterna sfida, Bianco contro Nero.
Il lupo nero contro quello bianco, il drago nero contro quello bianco.
Sta a noi decidere quale dei due deve prevalere sull’altro, solo perché siamo noi stessi a decidere chi dei due alimentare.
Quindi se volete far vincere la parte positiva, dovete alimentarla giorno dopo giorno.
VEDIAMO IL MONDO IN BASE A COME CI E’ STATO INSEGNATO
In una certa misura è vero. Il modo in cui siamo cresciuti ed educati, insieme alle nostre esperienze passate, influenza il modo in cui vediamo il mondo attuale.
Ciò non toglie che la visione maggiore del nostro tempo è rivolta al futuro. La maggior parte delle persone trascorre l’80% del proprio tempo a pensare ad eventi futuri.
Pensare al futuro dovrebbe essere una calamita, portando a sé i pensieri nella direzione più vantaggiosa.
Se sei un responsabile delle vendite e ti relazioni con un venditore con prestazioni scadenti, ancorato a esperienze positive ma vissute nel passato, è importante focalizzarne l’attenzione sul percorso ancora da percorrere.
Uscire dagli Inferi della vanagloria è possibile, ma come ci ricorda il mito, è meglio non voltarsi indietro e mantenere sempre la propria concentrazione sul percorso dinanzi a noi, per non avere brutte sorprese.
IL CERVELLO NON SI SVILUPPA PIU’ DOPO UNA CERTA ETÀ
La maggior parte delle persone crede con l’incedere degli anni le prestazioni cerebrali e di ragionamento si deteriorino progressivamente.
Da qui un mondo di luoghi comuni….”Se avessi 20 anni in meno, lo farei” o “ Non ho più l’età per certe cose…”
A sovvertire questa condizione di assuefazione all’inevitabile puntualmente possiamo vedere persone che in età ultra avanzata conseguono una laurea, fanno scoperte scientifiche , pubblicano libri, sono apprezzati oratori….
Gli studi hanno dimostrato che gli anziani mantengono una buona “ neuroplasticità “, cioè la capacità di rimodellare il proprio pensiero e di apportare cambiamenti fisici al cervello.
Potrebbero dirti che le persone in età avanzata, avendo svolto attività di vendita per così tanto tempo, non hanno nulla di nuovo da imparare o sono demotivate.
Nella realtà, nel tempo di vendita, è il manager che ha il polso della situazione per attivare la leva giusta su cui poter innestare la marcia.
Questo richiede un pò di creatività – in altre parole, pensare fuori dagli schemi per convincere i vostri venditori ad agire al di fuori dei loro – ma ne vale la pena.
I successo di un team di vendita richiede un continuo apprendimento e predisposizione all’ascolto.
Se il vostro team di vendita è diventato stantio o annoiato dal fare le stesse attività più e più volte, forse è tempo di reinventare insieme quelle attività.
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