La corruzione : vendere al 5 % è un articolo apparso sul sito Il Commerciale – The Salesman il 13 febbraio 2013.
E’ oramai un dato di fatto. E’ una realtà difficile a nascondersi oramai. E’ parte del nostro tessuto commerciale.
In che dimensione? Con quali percentuali di diffusione ?
Quello che sentiamo dai giornali e che vediamo passare davanti ai nostri occhi è la visione di una realtà parallela, una seconda dimensione che ci coinvolge solo nel momento in cui emerge dalla nebbia e dal silenzio, che sappiamo esistere ma di cui non parliamo mai.
La corruzione nelle grandi attività commerciali del nostro Paese è oramai parte del DNA dei nostri affari . Potrà cambiare? E per farlo quanto tempo richiederà?
Chi si occupa di contratti ed appalti milionari, ovunque ci siano forniture che prevedono una cifra dai 6 zeri in su può essere oggetto di richiesta di favori, di scambio di informazioni, dati, soldi, potere.
Esiste anche l’altra parte della medaglia, quella di venditori che si alzano la mattina ed iniziano a correre per cercare di portare a casa il necessario per raggiungere quel 10/15% del variabile annuo che serve a comprare la macchina, a mandare i figli a scuola, a mantenere una esistenza dignitosa.
In questo ultimo anno l’Italia sta proponendo, complici le prossime elezioni, il peggior volto di se stessa. Promesse, scandali, relazioni forzate, visioni catastrofiche del futuro, zero prospettive per i giovani e la formazione professionale.
Quello che non sta cambiando è sempre il solito, silenzioso, permanente modo di fare affari anche in momenti di crisi. Anzi le promesse aumentano, la visione di affari sicuri si moltiplicano, in cambio di….. un voto, un favore, una notizia, un 5%…
Vendere in questo contesto lascia l’amaro in bocca, rifiutare affari per mantenere la dignità non è facile ma indispensabile almeno per chi come me e molti altri colleghi crede ancora che la dignità e l’etica professionale facciano la vera differenza.
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