Io e Lui: ogni giorno una nuova sfida.
Eccoci qua, siamo arrivati all’appuntamento dopo chilometri macinati dall’alba alla meta dell’incontro.
Lasciamo fuori della porta tutti i nostri pensieri, le nostre ansie, le nostre speranze ed esordiamo con un sorriso aperto : ” Buongiorno dott. XYZ grazie per avermi ricevuto….”.
Ed iniziamo a parlare, argomentare, spiegare, introdurre spunti che possano fornire a quello sguardo sornione una base, uno spunto per poter stabilire un primo contatto, un feeling, e che ciò mi consenta di superare i primi dieci minuti!
Ma lui cosa sta pensando di me ? Se io fossi al suo posto penso che la vedrei così: ” Ecco un altro che pensa di essere il Padre Eterno e mi offre la strada della Salvezza… ma non sa quanti mi chiamano ogni giorno e quante facce nuove incontro in un mese ?
E poi si vede lontano un miglio che mente, non mi guarda mai negli occhi…, parla sempre di se e mai di quello che serve a me …altri cinque minuti, no dieci…e poi lo mollo, giusto perché è venuto da così lontano, gli concedo ancora qualche spiraglio, fra mezzora ne arriva un altro …”.
Finisco di parlare. di motivare, di presentare, di chiedere, e rimango in silenzio dopo l’ultima frase…” e Lei che ne pensa ?”.
Lui inizia a sintetizzare anni di produzione, di efficienza, di risultati raggiunti grazie a questa e quella soluzione scelta da lui e che è grazie a lui che l’azienda ha potuto raggiungere i risultati prefissati.
Un fiume in piena, straripante di sé e del suo ego.
” Ma ti sei visto allo specchio ? Porti una giacca abbottonata che sta per far saltare l’ultimo bottone, hai i capelli lucidi dal grasso, un sorriso falso come quello della Bocca della Verità…” eppure… annuisco, ti ascolto, ti do ragione, condivido, partecipo alle tue proposte strampalate… la partita a scacchi fra di noi è appena iniziata .
La prima mossa è stata fatta ora tocca a me mangiare il primo pedone e riuscire a superare i Tuoi dieci minuti, anzi fermare il tempo della tua attenzione anche se ti chiama la segretaria, che avevi programmato per tempo, pensando di collezionare solo un nuovo biglietto da visita.
So che ne arriva un altro dopo di me ma quello che sto per dirti e stamparti nella memoria non lo sentirai da altri…
E la partita continua.